Il piccolo mondo paesano: osservazioni traduttologiche sulla traduzione svedese de Il sarto della stradalunga di Giuseppe Bonaviri

Detta är en Kandidat-uppsats från Umeå universitet/Institutionen för språkstudier

Författare: Cristina Consani; [2021]

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Sammanfattning: Il piccolo mondo paesano: osservazioni traduttologiche sulla traduzione svedese de Il sarto della stradalunga di Giuseppe Bonaviri Il  presente lavoro si basa sull’analisi traduttologica del romanzo Il sarto della stradalunga di Giuseppe Bonaviri, pubblicato nel 1954 a Torino. Il lavoro vuole analizzare e mettere in risalto le strategie traduttive utilizzate nel passaggio dall’italiano allo svedese, in particolare riguardo agli elementi culturospecifici (realia). La traduzione utilizzata per l’analisi è quella di Ulla Åkerström, intitolata Skräddaren på långa gatan del 1991. L’ipotesi iniziale è che un lettore svedese sia spinto alla lettura di questo tipo di romanzo tanto dall’ambientazione quanto dalla trama e dai temi globali. La traduttrice avrebbe dunque individuato come componente più importante della sua traduzione il cronotopo geografico, rendendolo in questo modo la dominante del metatesto. Al contrario, nel prototesto l’ambientazione avrebbe un ruolo più subordinato rispetto alla trama e al cronotopo psicologico. Lo studio si suddivide in tre parti: la prima parte offre dei cenni biografici sull’autore sulla traduttrice. Nella seconda parte si esaminano la struttura e le caratteristiche linguistiche del libro, e si verificano inoltre alcuni aspetti in cui la traduzione svedese si discosta o meno dalla versione originale riguardo ai realia. La traduzione viene analizzata secondo metodi e parametri traduttologici, in particolar modo per quanto riguarda la resa dei termini culturospecifici, impliciti culturali, traduzione di nomi e toponimi. È stato quindi necessario analizzare in via preliminare le dominanti e le sottodominanti (gerarchia delle dominanti) del testo, formulare ipotesi operative riguardo al lettore modello di prototesto e metatesto, studiare le strategie traduttive rilevanti soprattutto per quanto riguarda la resa dei realia e contestualizzare quanto osservato. Infine, nella terza e ultima parte, si sviluppa e commenta l’analisi traduttologica effettuata.  La conclusione che sembra emergere è che la traduttrice abbia scelto di utilizzare una strategia maggiormente volta all’adeguatezza per alcuni realia connessi alla campagna e ai luoghi, ma una strategia volta più all’accettabilità per tutti gli altri tipi di realia.

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