La resa del sardo, dell’italiano, dei realia e dei modi di dire nella traduzione svedese di Padre Padrone. L'educazione di un pastore

Detta är en Kandidat-uppsats från Umeå universitet/Institutionen för språkstudier

Sammanfattning: La tesi si concentra su un'analisi traduttologica di come la lingua sarda, la lingua italiana, i realia (parole che denotano elementi culturospecifici senza corrispondenza nella linguacultura del metatesto) e i modi di dire funzionalmente simili ai realia, nel romanzo “Padre padrone. L’educazione di un pastore” di Gavino Ledda, vengono resi da Ingrid Börge nella traduzione in svedese “Padre padrone (Min far, min herre) En herdes fostran”. Il libro, scritto in italiano, contiene inoltre molte frasi ed espressioni in lingua sarda. Di conseguenza ci sono due lingueculture da riprodurre o riversare nel libro svedese. Ci sono anche alcuni realia propri della linguacultura originale (sia nel sardo che nell’italiano) e dei modi di dire culturospecifici che non hanno corrispondenze precise nello svedese. I realia e i modi di dire funzionalmente simili rappresentano per definizione una sfida e un “translation crisis point” per il traduttore. Questo ne fa anche un oggetto di analisi particolarmente interessante. Considerando le sfide che l’oggetto di studio pone, la tesi cerca di analizzare la resa strategica di questo tipo di elementi. Una domanda fondamentale alla quale si è cercato di dare risposta è se la traduttrice abbia adottato approcci diversi nel trasporre in svedese la lingua e la linguacultura sia dal sardo che dall’ italiano – per esempio valutando se vi sia una variazione nell’uso di strategie più adeguanti o accettabili nei due domini culturali. Viene fornita una breve panoramica della teoria della traduzione. Il metodo per l’analisi è basato soprattutto su una versione ottimizzata della tassonomia di strategie traduttive presentata da Osimo per rendere i realia nel metatesto. Per l’analisi dei modi di dire viene usato un modello presentato da Ingo. È stata anche realizzata una raccolta di informazioni aprendo un dialogo con la traduttrice. La conclusione tratta dalla analisi è che le strategie usate sono di tendenza maggiormente adeguante per la linguacultura sarda e accettabile per quella italiana. Questo è rispecchiato ulteriormente dalla scelta di non tradurre il sardo che risulta criptico anche per il lettore italiano. Anche l’ipotesi di partenza sulla resa dei realia e dei modi di dire viene confermatadalla analisi: per i realia e modi di dire italiani la strategia tende all’accettabilità.

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